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Sant'Agata
– Scarsellino

Sant’Agata

1590 – 1599
Olio su tela
| Cm 74,5 x 29,5

Sant’Agata e Sant’Apollonia. Questi quadretti sono forse da identificare con quelli citati da Brisighella come parte dell’ornato di una tela raffigurante l’Annunciazione che si trovava su un altare di una chiesa di San Romano. Brisighella ricorda “quattro quadretti lunghi dov’erano espressi li Santi Girolamo, Biagio, Agata e Apollonia i quali il moderno Vicario da levati dai muri della chiesa, ov’erano stati appesi, e se li è portati in casa”; in seguito i due in oggetto sono citati da Laderchi (1839) nella quadreria Costabili mentre negli altri due, con San Girolamo e San Biagio, non ve ne è più traccia. Dalla collezione Costabili, Sant’Agata e Sant’Apollonia sono poi passate un quella Vendeghini Baldi e da qui alla Cassa di Risparmio. Le due tele, databili secondo la Novelli alla fine del Cinquecento, sono oggi in buone condizioni di conservazione. Le Sante, che tengono ben in evidenza gli attributi del loro martirio, ci appaiono fissate in un atteggiamento devozionale ma non privo di forza espressiva. A cura di J.Bentini, La pinacoteca nazionale di Ferrara, catalogo generale. Nuova Alfa Editoriale, Bologna, 1992.

Identificativo: 97 [543]

Acquisizione: 1981