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madonna immacolata con il bambino e i santi andrea e francesco

Madonna immacolata con il Bambino e i santi Andrea e Francesco

Olio su tavola
| cm 200 x 142

Riferita nell’inventario 1850 a un allievo di Raffaello e nel 1983 “Scuola del Garofalo” da Mina Gregori (inv. 1983 P.S.S), l’opera è presentata nel catalogo Sotheby’s nel 1992 come di “Scuola ferrarese del XVI secolo”. Sempre nel 1992 è stata attribuita a Zenone Veronese da Angelo Mazza; attribuzione ripresa nella monografia dell’artista curata da Amaturo, Marelli, Ventura (1994), dove è anche stata ipotizzata una committenza francescana. La tavola Strozzi Sacrati mostra strette analogie formali e compositie con la pala Madonna in gloria e i santi Agostino e Marino – ora a Genga, chiesa di Santa Maria Assunta – che valse a Zenone gli elogi del Vasari, come pure con la pala Madonna con il Bambino in trono tra i santi Giovanni evangelista e Maddalena – già Forlì, collezione Paulucci de’ Calboli, distrutta durante l’incendio nel palazzo durante la Seconda guerra mondiale – altra opera probabile destinazione romagnola; in particolare, nella Madonna raffigurata in entrambe queste opere Isabella Marelli riconosce la stessa bionda modella che Zenone ha impiegato per la Madonna della tavola Strozzi Sacrati. E queste due opere, nel corpus della sua produzione, compatto e coerente nello svolgimento, spiccano per la speciale modernità di linguaggio figurativo e per i sorprendenti esiti qualitativi, caratteristiche che si possono accreditare anche alla pala Strozzi Sacrati. Secondo Mazza (1996) l’incontro delle originarie componenti veneto-bresciane dell’artista con le interpretazioni emiliane della cultura raffaellesca induce ad avanzare l’ipotesi della destinazione emiliana anche per quest’opera; lo confermano la connotazione “ferrarese” del paesaggio ( del resto già individuata da Mina Gregori nella sua attribuzione dell’opera a “Scuola del Garofalo”) e la verosimile datazione al terzo decennio del secolo, equidistante dalla Pala di Genga (1521) e dal Compianto su Cristo morto del Collegio Alberoni di Piacenza (1526).;Giuliana Marcolini, La collezione Sacrati Strozzi, I dipinti restituiti a Ferrara, Fondazione CARIFE, Federico Motta Editori S.p.A., 2005, Milano.

Identificativo: 19 [23]

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