– Giovanni da Modena
Madonna col Bambino
Olio su tela
| Cm 54 x 67,5
Nell’inventario 1850 il dipinto è definito opera di “incognito del 1300”; Mina Gregori, nel 1983, dà un nome all’autore e indica specificamente “Giovanni da Modena”, posticipandone quindi di un secolo l’esecuzione. Con questa attribuzione compare anche in catalogo d’asta Sitheby’s nel 1992, attribuzione successivamente confermata da Daniele Benati (1996) che mette in evidenza come l’opera, pur di chiara committenza privata non particolarmente impegnativa, mostri una sostenutezza nell’invenzione e nella composizione che ben si attagliano a Giovanni da Modena, il “campione del tardo gotico padano”. Egli assegna all’opera una datazione più tarda, confrontandola con esempi databili forse al quarto decennio del Quattrocento […]. Da notare, in particolare, il modo di descrivere le mani della Madonna, costruite con la stessa astratta linearità adottata in quelle delle figure dei Santi della pinacoteca ferrarese. Il bambino è raffigurato nell’atto di infilare un anello all’indice della Madre e di reggere un cartiglio nella sinistra; attorno al collo gli corre una simbolica collana di coralli. I visi della Madonna e del Bambino sono messi in risalto dai nimbi trattati in foglia d’oro cui, insieme al fondo, campito di blu scuro, spetta il compito di circoscrivere le due figure, evidenziandone i dettagli e i colori delle vesti. pur in uno stato che denuncia una non buona antica cura conservativa, dimostrato dalla generale consunzione della superficie che lascia a tratti emergere il disegno preparatorio, il dipinto mostra ancora tutta la qualità dell’immagine, che si connota per “un’eleganza compunta e insieme sorridente”. (Benati 1996). Giuliana Marcolini, La collezione Sacrati Strozzi. I dipinti restituiti a Ferrara. Fondazione CARIFE, 2005.
Identificativo: 25 [107]
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