– Detto il Bagnacavallo
Madonna col Bambino e San Francesco
1510 ca. – 1520 ca. XVI
Olio su tela
| Cm 51 x 66
Un’etichetta dietro alla tavola ricorda che il dipinto è stato esposto a Bologna ne 1948 alla Mostra di antichi dipinti da raccolte private bolognesi, dove era presentato sotto il nome di Francesco Francia. Nel catalogo dell’asta Sotheby’s del 1980, durante la quale fu acquistato dalla Cassa di risparmio di Ferrara, il quadro era descritto come opera di Ramenghi. Questa composizione, di larga diffusione devozionale, mostra evidente la derivazione da un modello replicato nella bottega del Francia e ripreso più volte dallo stesso Bagnacavallo, con la particolare affinità nello Sposalizio di Santa Caterina della Pinacoteca Nazionale di Bologna e nella Madonna col bambino e una Santa di ubicazione ignota (Bernardini 1986, fig. 131), opere da collocarsi intorno al primo ventennio del Cinquecento. Il fondo di paese aperto dietro le teste dei protagonisti, tanto caro agli allievi del Francia, viene qui sostituito da un pesante tendaggio di ispirazione garofalesca, che interiorizzando la composizione lascia intravedere un sereno e calmo paesaggio, argentato dalle stesse nuvole leggere che compaiono nella più importante Visitazione di Berlino. Il bambinello ritto sulle gambette, identico a Gesù nella già ricordata Madonna col Bambino di ubicazione ignota, ripete lo stesso atteggiamento del Bambino nella Madonna col Bambino e Santi di Francesco Francia alla National Gallery di Londra (Gould 1973, n.638); atteggiamento che ritorna identico, insieme ai gesti della Madre che con la mano destra coperta del manto sembra voler affettuosamente proteggere il Figlio, nella copia ottocentesca di una tavola del Francia, firmata e datata, conservata sempre alla National Gallery (Gould 1973, n. 3927). A cura di J.Bentini, La pinacoteca nazionale di Ferrara, catalogo generale. Nuova Alfa Editoriale, Bologna, 1992.
Identificativo: 41 [487]
Acquisizione: 1980
- Collocazione attuale: