Lanzichenecco
1693-1641
Olio su tela
| Cm 42 x 49
Il dipinto, fin dal catalogo della Galleria Massari Zavaglia redatto nel 1901, è stato attribuito a Pitro Muttoni, detto Della Vecchia per la sua abilità, secondo il Melchiorri, di imitare e restaurare antiche pitture. Un acceso pittoricismo ed una luminosità diffusa, che ha il suo fulcro nei bagliori della corazza, dilaga con passaggi tonali sulla superficie di questa immagine, di chiara derivazione giorgionesca. La sensuale malinconia del soldato mercenario, dall’espressione patetica e quasi stralunata, è sottolineata dalla particolare inclinazione della testa calzata da un bigliettone piumato, come si vede sul capo di tanti guerrieri del Muttoni, in particolare ne Il chiromante i collezione privata bergamasca e nell’Uomo che sguaina la spada di Vienna e di Venezia. Negli anni intorno al 1640 l’artista veneziano, con fare asciutto e bizzarro, con intento espressionistico e con generico neogiorgionismo. “viene realizzato teste di bravi, soldati, David con la testa di Golia, coppie di amanti, paggi dai cappelli piumati: un repertorio ripetuto alla sazietà (Pallucchini), nel quale ben s’inserisce questo lanzichenecco, in cui la materia pittorica si sfalda nella lanosità delle barbe e dei capelli, asciugandosi invece a contatto della metallica consistenza dell’armatura. A cura di J.Bentini, La pinacoteca nazionale di Ferrara, catalogo generale. Nuova Alfa Editoriale, Bologna, 1992.
Identificativo: 80 [526]
Acquisizione: 1961
- Collocazione attuale: