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La collezione


Giovanni Battista Crema, Veduta del cortile di Palazzo Crema, olio su tela, 1923

Palazzo Crema

Palazzo Crema prima dell’intervento di restauro

Palazzo Sacrati Muzzarelli Crema

Palazzo Crema oggi

Nel 1961 la Cassa di Risparmio di Ferrara diede inizio alle proprie collezioni d’arte antica con l’acquisizione di dipinti provenienti dal soppresso Monte di Pietà e da collezioni private cittadine (Massari Zavaglia, Massari Ricasoli Firidolfi nel 1973, Mazza nel 1980). Nel 1984, a seguito della convenzione stabilita con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, la Cassa di Risparmio decise di depositare le proprie opere presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara in Palazzo dei Diamanti. Un’altra tappa importante fu raggiunta nel 1992 quando la Fondazione Cassa di Risparmio, da poco costituita, riuscì ad acquistare un lotto di dipinti provenienti dalla collezione Sacrati Strozzi che andò ad aggiungersi a quello recuperato dalla Soprintendenza di Firenze e destinato dallo Stato Italiano a Palazzo dei Diamanti. Tornava così a Ferrara parte di una collezione che, ivi costituitasi nel corso dei secoli, era stata trasferita a Firenze solo nell’Ottocento.

La Fondazione continuò poi negli anni ad acquisire opere sul mercato antiquario, per lo più su suggerimento dei funzionari della Pinacoteca cittadina, al fine di completare il percorso espositivo del museo cittadino. Risultò infatti del tutto naturale, sin dall’inizio, esporre i quadri acquistati a Palazzo dei Diamanti, prestigiosa sede della pinacoteca cittadina, nell’ambito di una convenzione di deposito che veniva di volta in volta integrata. Nel 2004 la Fondazione ha acquisito la quadreria originariamente costituita dalla Cassa di Risparmio di Ferrara, per lo più opere del Cinque –Seicento. Successivamente invece l’attenzione è stata rivolta all’arte moderna, concretizzandosi nell’acquisto nel 2005 de “I grandi fiori di casa Massimo” di Filippo de Pisis mentre nel 2008 è stata la volta del dipinto di Giovanni Boldini, “La cantante mondana”. Entrambi i dipinti, quando non esposti in mostre in Italia e all’estero, sono in deposito presso le Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

Con decreto della Commissione Regionale per il patrimonio culturale del 18/08/2016, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dichiarava, ai sensi dell’art. 10 comma 3, lett. d) ed e) e art. 13 comma 1 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, l’eccezionale interesse artistico e storico della collezione di oltre un centinaio di dipinti della Fondazione Carife depositata presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara. In seguito a tale riconoscimento, che sanciva appunto l’eccezionale interesse della collezione non solo per rilevanza artistica ma anche per il suo importante riferimento con la storia e la cultura della città di Ferrara, a gennaio 2017 la Fondazione Carife ha inteso rinnovare la convenzione siglata nei primi anni Novanta del Novecento, confermando in tal modo la volontà di mantenere il proprio patrimonio artistico fruibile da parte del pubblico. La Fondazione considera infatti la propria collezione di dipinti un tassello di un più ampio patrimonio culturale collettivo che va valorizzato nell’interesse generale della città di Ferrara nella cornice a ciò più consona, ovvero la Pinacoteca Nazionale di Ferrara ora parte delle “Gallerie Estensi”.