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Palazzo Sacrati Muzzarelli Crema

Palazzo Sacrati Muzzarelli Crema


l Palazzo ci appare ora come un rettangolo irregolare attorno alla corte, frutto della combinazione di stili completamente diversi.

Originariamente l’edificio consisteva di soli due cassi, corrispondenti all’entrata antica e a quella attuale, mentre il terzo, più ad est, faceva parte del palazzo confinante.
L’assetto attuale è frutto di un rifacimento del 1853, che comportò la costruzione dell’attuale scalone di marmo e il rialzo del tratto di facciata annesso a levante.
L’ala di sinistra con il cortile e la loggia conserva le ornamentazioni in cotto e i capitelli marmorei di stile gotico, associati a modi rinascimentali, secondo la prassi tipica dell’arte ferrarese tra il quarto e il sesto decennio del ‘400.
Il risultato più virtuosistico di questa commistione è il corridoio su baldresca doppia, largo più di tre metri, che si affaccia sul cortile ed è sorretto da un semplice muro; la struttura ha ispirato anche una descrizione dell’Ariosto (Canto XIV, 121).
Giorgio Padovani ha attribuito la ristrutturazione quattrocentesca del palazzo a Pietrobono Brasavola, un architetto documentato dal 1434 al 1461, probabile autore di Casa Romei alla quale il palazzo è stato spesso paragonato.
Il restauro ha confermato le affinità e ha svelato alcune strutture originali, come un’insolita scala quattrocentesca, sostenuta da un arco ribassato e da uno altissimo, e parte dei muri originali su Via Cairoli, ricoperti dal rifacimento ottocentesco.

Opere esposte

44.8368,11.6205

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Castello Estense

Castello Estense


Le due opere della Fondazione Estense sono state esposte nelle sale del Castello Estense in occasione della grande retrospettiva dell’opera dell’artista “Giovanni Battista Crema. Oltre il divisionismo”, mostra che ha riunito oltre 70 opere, dal 13 marzo al 29 agosto 2021.

Al termine, entrambe sono tornate ad arredare Palazzo Crema.

Per maggiori informazioni: www.castelloestense.it

Opere esposte

44.8377,11.6195

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Gamc – Palazzo Massari

GAMC – Palazzo Massari


Palazzo Massari fu eretto a partire dall’ultimo decennio del Cinquecento, per volontà del conte Onofrio Bevilacqua, tra il quadrivio degli Angeli, fulcro dell’ambizioso progetto urbanistico di Biagio Rossetti, e l’antica piazza Nova, oggi Ariostea. Durante gli ultimi trent’anni del Settecento, l’edificio venne ampliato con la costruzione della Palazzina Bianca, anche denominata Palazzina dei Cavalieri di Malta.

Nello stesso periodo, gli orti retrostanti il palazzo furono trasformati in parco con giardini all’italiana e fu edificata la Coffee house, fabbricato neoclassico ad opera dell’architetto ferrarese Luigi Bertelli.

Dopo alcuni decenni di incuria e spoliazioni seguiti alle conquiste napoleoniche e al tramonto delle fortune dei Bevilacqua, all’indomani dell’Unità il palazzo divenne proprietà della famiglia Massari. Venduto dagli eredi al Comune di Ferrara, dal 1975 ospita le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea.

Opere esposte

44.8422,11.6246

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Pinacoteca Nazionale – Palazzo dei Diamanti

Pinacoteca Nazionale – Palazzo dei Diamanti


Il Palazzo dei Diamanti, uno dei più celebri dell’architettura del Rinascimento italiano, sorge all’incrocio delle due arterie principali dell’Addizione Erculea, la parte moderna della città voluta da Ercole I d’Este alla fine del Quattrocento.

Iniziato nel 1493, da Biagio Rossetti, architetto responsabile dell’Addizione, fu completato e modificato nel secolo successivo. L’edificio prende il nome dalle 8500 pietre tagliate a punta di diamante che compongono il bugnato. 

Nel 1842 il Palazzo, allora di proprietà della famiglia Villa, fu acquistato dal Comune per diventare sede della Pinacoteca..

Dopo la seconda guerra mondiale, il Comune ha ceduto il museo allo Stato. In anni recenti la Pinacoteca Nazionale di Ferrara ha arricchito il primo nucleo di dipinti provenienti per lo più dalle chiese cittadine grazie ad una serie di acquisti, donazioni e depositi. Sono qui conservate collezioni private come la Vendeghini Baldi e la collezione della Fondazione Estense

Opere esposte

44.8422,11.6211

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