Annunciazione
Ultima Cena
Sapiente con libro
Autori
- Scuola veneto-marchigiana della prima metà XV sec
- Sebastiano Filippi
- Pietro Muttoni
- Margherita Zola
- Gaetano Gioia
- Giacinto Brandi
- Domenico Panetti
- Giuseppe Avanzi
- Scuola ferrarese della prima metà XVI sec
- Leonardo Brescia
- Pittore del XVII secolo
- Sigismondo Scarsella
- Zenone Veronese
- Giuseppe Caletti
- Pittore Bolognese
- Maestro Veronese fine ‘400
- Artista Veneziano
- Girolamo Alessandro Candi
- Pittore emiliano
- Biagio D’Antonio Tucci
- Niccolò Roselli
- Antonio Maria Marini
- Baldassarre Carrari
- Pittore Veneto ambito di Francesco Vecellio
- Giovanni Battista Crema
- Raffaellino Capponi
- Benvenuto Tisi
- Michele Coltellini
- Pittore fiammingo
- Giovanni Boldini
- Luigi Crespi
- Giuseppe Maria e Luigi Crespi
- Lorenzo Costa
- Pittore veneto
- Filippo de Pisis
- Ippolito Scarsella
- Carlo Bononi
- Francesco Capella
- Pittore veneto-lombardo
- Dosso Dossi
- Scuola Ferrarese Fine XV° sec
- Niccolò Pisano
- Francesco Raibolini
- Camillo Ricci
- Theotocopulos Domenico
- Giuseppe Mazzuoli
- Giacomo Raibolini
- Ercole Sarti
- Guido Cagnacci
- Pietro Damini
- Nicola Grassi
- Maurelio Scannavini
- Giovanni di Pietro Faloppi
- Maestro dei dodici apostoli
- Maestro della Pietà Massari
- Ludovico Settevecchi
- Biagio D’Antonio
- Anonimo ferrarese del XVI sec.
- Maestro Trittico
- Vicino da Ferrara
- Pittore Italia Settentrionale prima metà XVII sec
- Girolamo Sellari
- Maestro di casa Pendaglia
- Benedetto Zallone
- Jacopo Negretti
- Bartolomeo Ramenghi
- François-Guillaume Ménageot
- Giuseppe Zola
La collezione in sintesi
-
113 opere
-
68 autori
Dal XV al XX secolo.
-
4 collezioni originarie
4 spazi espositivi:
-
Palazzo dei Diamanti
-
Palazzo Massari
-
Palazzo Crema
Palazzo dei Diamanti
Palazzo Sacrati Muzzarelli Crema
Sede di Fondazione Estense
Palazzo Massari
GAMC – Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
La Pinacoteca Nazionale di Ferrara
nel Palazzo dei Diamanti
Il Palazzo dei Diamanti, uno dei più celebri dell’architettura del Rinascimento
italiano, sorge all’incrocio delle due arterie principali dell’Addizione Erculea, la parte moderna della città voluta da Ercole I d’Este alla fine del Quattrocento.
Iniziato nel 1493, da Biagio Rossetti, architetto responsabile dell’Addizione, fu completato e modificato nel secolo successivo. L’edificio prende il nome dalle 8500 pietre tagliate a punta di diamante che compongono il bugnato.
Nel 1842 il Palazzo, allora di proprietà della famiglia Villa, fu acquistato dal Comune per diventare sede della Pinacoteca.
Dopo la seconda guerra mondiale, il Comune ha ceduto il museo allo Stato. La Pinacoteca Nazionale di Ferrara ha arricchito il primo nucleo di dipinti provenienti per lo più dalle chiese cittadine grazie ad una serie di acquisti, donazioni e depositi. Sono qui conservate collezioni private come la Vendeghini Baldi e la collezione della Fondazione Estense di Ferrara.
La collezione della Fondazione Estense
Nel 1961 la Cassa di Risparmio di Ferrara diede inizio alle proprie collezioni d’arte antica con l’acquisizione di dipinti provenienti dal soppresso Monte di Pietà e da collezioni private cittadine (Massari Zavaglia, Massari Ricasoli Firidolfi nel 1973, Mazza nel 1980). Nel 1984, a seguito della convenzione stabilita con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, la Cassa di Risparmio decise di depositare le proprie opere presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara in Palazzo dei Diamanti. Un’altra tappa importante fu raggiunta nel 1992 quando la Fondazione Cassa di Risparmio, da poco costituita, riuscì ad acquistare un lotto di dipinti provenienti dalla collezione Sacrati Strozzi che andò ad aggiungersi a quello recuperato dalla Soprintendenza di Firenze e destinato dallo Stato Italiano a Palazzo dei Diamanti. Tornava così a Ferrara parte di una collezione che, ivi costituitasi nel corso dei secoli, era stata trasferita a Firenze solo nell’Ottocento.