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Annunciazione

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Vicino da Ferrara
Ultima cena

Ultima Cena

Ippolito Scarsella
Sapiente con libro

Sapiente con libro

Dosso Dossi
cristo davanti a pilato

Cristo davanti a Pilato

tobiolo e l'arcangelo raffaele

Tobiolo e l’Arcangelo Raffaele

San Pietro piangente

San Pietro piangente

Assunzione

Assunzione della Vergine

San Sebastiano

San Sebastiano

Madonna col Bambino, san Pietro e un santo vescovo

santo guerriero

Santo guerriero

Rinaldo e Armida

Rinaldo e Armida

San Silvestro Papa

San Silvestro Papa

    La collezione in sintesi

    La Pinacoteca Nazionale di Ferrara
    nel Palazzo dei Diamanti


    Il Palazzo dei Diamanti, uno dei più celebri dell’architettura del Rinascimento
    italiano, sorge all’incrocio delle due arterie principali dell’Addizione Erculea, la parte moderna della città voluta da Ercole I d’Este alla fine del Quattrocento.
    Iniziato nel 1493, da Biagio Rossetti, architetto responsabile dell’Addizione, fu completato e modificato nel secolo successivo. L’edificio prende il nome dalle 8500 pietre tagliate a punta di diamante che compongono il bugnato.
    Nel 1842 il Palazzo, allora di proprietà della famiglia Villa, fu acquistato dal Comune per diventare sede della Pinacoteca.
    Dopo la seconda guerra mondiale, il Comune ha ceduto il museo allo Stato. La Pinacoteca Nazionale di Ferrara ha arricchito il primo nucleo di dipinti provenienti per lo più dalle chiese cittadine grazie ad una serie di acquisti, donazioni e depositi. Sono qui conservate collezioni private come la Vendeghini Baldi e la collezione della Fondazione Estense di Ferrara.


    La collezione della Fondazione Estense


    Nel 1961 la Cassa di Risparmio di Ferrara diede inizio alle proprie collezioni d’arte antica con l’acquisizione di dipinti provenienti dal soppresso Monte di Pietà e da collezioni private cittadine (Massari Zavaglia, Massari Ricasoli Firidolfi nel 1973, Mazza nel 1980). Nel 1984, a seguito della convenzione stabilita con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, la Cassa di Risparmio decise di depositare le proprie opere presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara in Palazzo dei Diamanti. Un’altra tappa importante fu raggiunta nel 1992 quando la Fondazione Cassa di Risparmio, da poco costituita, riuscì ad acquistare un lotto di dipinti provenienti dalla collezione Sacrati Strozzi che andò ad aggiungersi a quello recuperato dalla Soprintendenza di Firenze e destinato dallo Stato Italiano a Palazzo dei Diamanti. Tornava così a Ferrara parte di una collezione che, ivi costituitasi nel corso dei secoli, era stata trasferita a Firenze solo nell’Ottocento.

    Palazzo Strozzi Sacrati - Ferrara

    Palazzo Strozzi Sacrati – appartamento Rosso

    Palazzo Strozzi Sacrati- interno

    Palazzo Strozzi Sacrati – interno

    Palazzo Strozzi Sacrati

    Palazzo Strozzi Sacrati